martedì 1 aprile 2008

Elezioni 2007...mmm...

Walter Veltroni, bhe sicuramente ha dato una leggera scossa alla politica italiana, con la creazione del PD e con la decisione di correre da solo, ma stiamo attenti, nel suo partito c'è di tutto e siamo sicuri che questo sia un bene...Promette di ridurre il precariato, ma sicuramente non toccherà la legge Biagi, La tav per veltroni è necessaria, dico, pacs siamo lontani dal buon Zapatero...come Obama, tutto da vedere, insomma meglio di berlusconi, ma siamo sicuri che non sia l'ennesimo bluff...insomma Dante, questa volta porterà ancora bene il veltro!?

Walter Veltroni è figlio di Vittorio Veltroni, dirigente della RAI degli anni cinqunta, scomparso quando Walter aveva un anno. Sua madre, Ivanka Kotnik, era figlia dello sloveno Ciril Kotnik, ambasciatore del Regno di Jugoslavia presso la Santa Sede, che dopo l'armistizio del 1943 aiutò numerosi ebrei romani a scappare dalla persecuzione nazifascista.

I risultati ottenuti nella valorizzazione e nel recupero dei beni culturali gli sono stati riconosciuti in Francia, dove fu insignito, nel maggio 2000, della Legion d'Onore. Nel 2001 venne scelto dal centrosinistra come candidato a sindaco di Roma: Veltroni fu eletto con il 53% dei voti, battendo il candidato della Casa delle Libertà Antonio Tajani. Nel 2005 si è recato negli Stati Uniti per incontrare il senatore democratico dell'Illinois Barack Obama, di cui è stato uno dei primi sostenitori fuori dagli Stati Uniti e per il quale ha scritto la prefazione al libro autobiografico L'audacia della speranza nel 2007. Nel 2008 il Los Angeles Times lo ha definito "l'equivalente europeo di Obama".

Quando fu eletto sindaco di Roma, Veltroni promosse attività culturali in collaborazione con le scuole della capitale: nel 2004, ad esempio, inaugurò con gli studenti delle scuole romane una serie di viaggi in paesi dell'Africa volti a sensibilizzare gli studenti sul tema della povertà nel Terzo Mondo e per donare, con i soldi raccolti dagli studenti, nuove strutture, specialmente scuole, ai paesi visitati. Il primo viaggio, svoltosi nel 2004, ha avuto come meta il Mozambico, il secondo, del 2005, si è svolto in Rwanda, il terzo, del 2007, è stato in Malawi. Nel 2007 invece scrisse il soggetto di un corto per il programma ScreenSaver di Rai Tre che è stato sviluppato con i ragazzi della sua ex-scuola media.

Critiche e aspetti controversi

Pur avendo militato per anni nel PCI, ed essere anche stato eletto a consigliere comunale di Roma nelle sue liste, in più di un'occasione ha ammesso pubblicamente di non essere mai stato veramente comunista: una delle sue dichiarazioni più famose infatti dice «Si poteva stare nel Pci senza essere comunisti. Era possibile, è stato così» (1995). In un'intervista di Gianni Riotta al quotidiano La Stampa (1999) dichiarò «Comunismo e libertà sono stati incompatibili. Questa è la grande tragedia dopo Auschwitz». E ancora: «Io ero un ragazzo, allora, ma consideravo Breznev un avversario, la sua dittatura un nemico da abbattere».

Particolare è pure il suo rapporto con il Cattolicesimo: pur essendo dichiaratamente ateo, da direttore de L'Unità allegò i Vangeli al quotidiano, ed in seguito compì pellegrinaggi sulle tombe di don Lorenzo Milani e don Giuseppe Dossetti, che non casualmente sono due tra i piu' significativi rappresentanti della sinistra cattolica.


In un'intervista del settembre 2007 alla trasmissione televisiva Le invasioni barbariche, all'affermazione della conduttrice che a Treviso le strade sono più curate che a Roma, Veltroni rispose: «Sì, ma per niente al mondo scambierei il concetto di integrazione che c'è a Treviso con quello che abbiamo a Roma». Questa critica rivolta alla provincia veneta, prima in Italia nel 2006 in fatto di integrazione razziale secondo la Caritas, provocò reazioni bipartisan tra i politici locali: il presidente della provincia Leonardo Muraro invitò Veltroni a scusarsi, mentre alcuni esponenti del Partito Democratico fecero notare che la frase, pur sbagliata fuori contesto, era evidentemente riferita alla classe dirigente leghista, in particolare al vicesindaco Gentilini, fautore della tolleranza zero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sei serio che lo legge qualcuno?

Anonimo ha detto...

ahahahah!!!