lunedì 6 ottobre 2008

1 altra settimana di "vacanza", causa: chiedetelo alla gelmini! o come cazzo si chiama!

Una novantina di persone ammassate nell'aula Cannizzaro del diparimento di chimica di torino...tutte li pronte a ricominciare il nuovo anno accademico... si ritrovano davanti una giovane docente (non ordinaria) che inizia a parlare dei danni che la riforma dell'istruzione porterà all'università italiana (in particolare all'Unito).
Insomma anzichè i soliti calcoli di stechiometria la giovine docente ci ha messo di fronte ai più amari conti e dati del taglio fondi....risultato?....
In 4-5 anni lo stato farà un taglio di 1.444.000.000 euro alle università...questo può sembrare il solito taglio di fondi alla ricerca di cui omai siamo desolatamente abituati, ma in realtà è molto di più...infatti il taglio colpirà soprattutto le facoltà scientifiche (MFN) che sono finanziate dallo stato per il 55% circa, e che di fatto non potranno più mantenere i costi di manutenzione degli strumenti, la ricerca, e gli stessi studenti.
Secondo la legge 133 del 6 agosto per 8-9 docenti che vanno in pensione corrispondono solo 2 nuove assunzioni, quindi molti corsi rimarranno di fatto scoperti, soprattutto per la facoltà di torino che ha molti docenti vicini alla pensione...questo nel peggiore dei casi porterà all'impossibilità degli studenti a laurearsi a causa dell'assenza di corsi fondamentali.
Uno studente in media costa 15.000 euro, lo stato italiano stanzia 6.000 euro circa a studente (contro gli 11.000 del giappone) tutto il resto è a carico dello studente stesso e della facoltà, con la riforma le università diventeranno probabilmente delle FONDAZIONI PRIVATE e quindi l'intera spesa sarà a carico della famiglia dello studente,
questo porterà ovviamente all'impossibilità dei ceti più poveri ad anadare all'università e al calpestamento di uno degli articoli della costituzione che garantisce l'istruzione a tutti.
Potrei continuare per ore, ma vi riporto solo alcuni dati che ho appreso oggi:
Stipendio di un professore ORDINARIO dai 2.000 euro ai 4.000 euro
Un ricercatore fino a 35 Anni non è stipendiato, ma riceve solo dei piccoli assegni e vive garzie ai concorsi, un ricercatore prima di diventare ricercatore a tutti gli effetti deve fare almeno 3 anni di ricerche.
Nell'università di torino ci sono 3.500 precari
Lo stato italiano impiega solo lo 0,9% dei propri fondi per l'università, gli altri stati dal 2 al 4%

Questi dati mi sono stati riportati oggi, potete crederci o no, certo la situazione non è bella anche se tutti i media mascherano il vero succo della riforma (il taglio alle uni) con il voto in condotta...però se volete saperne di più gli studenti di FISICA hanno organizzato un corteo Venerdi 10 Ottobre che partirà da via pietro giuria 1, inoltre oggi c'è stato un presidio al senato accademico.

Attendiamo che il rettore incontri il ministro....attendiamo notizie dal e per il nostro futuro!

3 commenti:

Fede ha detto...

queste sono le previsioni più nere possibili x fortuna, e mi sembra molto difficile che di qui a pochi anni l'università si privatizzerà, e soprattutto mi sembra difficile che colpisca direttamente noi (motivo in + per andare all'estero, come dico sempre...)
In ogni caso sono molto felice di appartenere alla grande famiglia (mafiosa) del politecnico :D
Ma ripeto: xkè solo tu te ne stai a casa una settimana???

Anonimo ha detto...

ma scusate...i soldi dello stato(almeno ufficialmente perchè ufficiosamente lo sappiamo bene) dove minkia vanno?? tagli alla sanità,alle forze dell'ordine,all'istruzione...ufficialmente verso cosa vengono convogliati questi fondi?

Anonimo ha detto...

il sistema non si cambierà mai, a meno che...